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GRUPPO ORGANIZZATO DI TIFOSI PADANI ROSSONERI - L'APPUNTAMENTO E' A TUTTE LE GARE DEL MILAN AL MEAZZA IN CURVA NORD!!!

giovedì, ottobre 16

Serbia-Albania: La Uefa apre un'inchiesta ....siamo alle solite!!!

All’indomani degli scontri che hanno portato alla sospensione della partita Serbia-Albania, dopo la comparsa di un drone con la bandiera della Grande Albania, la Uefa ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto a Belgrado. Il massimo organismo del calcio europeo fa sapere che il procedimento disciplinare nei confronti della Fedecalcio serba riguarda il lancio di bengala e fumogeni, l’invasione di campo dei suoi tifosi e l’insufficiente organizzazione, mentre nei confronti degli albanesi per essersi rifiutati di giocare e l’esposizione di uno striscione illecito. Nelle motivazioni dell’apertura dell’inchiesta non si fa mai riferimento però al drone, la cui comparsa ha scatenato il tutto. Il caso verrà esaminato dall’Organo di Controllo, Etica e Disciplina Uefa il 23 ottobre e le due squadre rischiano una stangata.Quanto accaduto nel match valido per la qualificazione a Euro 2016 è diventato subito un caso politico e non si placano scambi di accuse e polemiche. Sulle vicenda è intervenuto il presidente dell’Uefa, Michel Platini che si è detto «profondamente rattristato». «Il calcio dovrebbe unire i popoli e le nostre partite non dovrebbero essere in alcun modo mischiate con la politica. Le scene di Belgrado sono imperdonabili» ha scritto su Twitter il portavoce delal Uefa, Pedro Pinto. D’accordo con Platini anche il presidente della Fifa, Joseph Blatter. « Il calcio non dovrebbe mai essere usato per emettere messaggi politici - ha scritto su Twitter - - Condanno con forza quanto è accaduto a Belgrado».Sugli scontri di Belgrado è intervenuta anche l’Unione Europea. «La politica non sia guidata dalle provocazioni da stadio, e per questo evidenziamo l’importanza della cooperazione regionale e la prevista visita del premier Edi Rama in Serbia dei prossimi giorni», ha detto Maja Kocijancic,portavoce dell’Alto rappresentante Ue Catherine Ashton.Mercoledì il capitano dell’Albania e difensore della Lazio, Lorik Cana è rientrato nel pomeriggio a Formello. Il calciatore, coinvolto negli scontri di Belgrado, si è presentato nel centro sportivo biancoceleste con una vistosa fasciatura al ginocchio destro per coprire una ferita rimediata. Cana ha poi aggiunto. «Ill peggio è stato che alcuni di noi, me compreso, sono stati aggrediti anche dagli steward che avrebbero dovuto garantire la nostra sicurezza. Quando abbiamo visto che anche gli steward ci picchiavano, ci siamo detti: questo non è normale». E il portiere dell’Albania e della Lazio Etrit Berisha ha aggiunto: «L’atmosfera era quella di una guerra. Prima della partita sapevamo che tutta la nazione ci stava seguendo per questo incontro importantissimo. Abbiamo combattuto per loro». E anche sugli spalti la situazione era piuttosto complicata come ha racconta il ds della Lazio, Igli Tare, che era in tribuna a Belgrado. «Mi dispiace, è successo di tutto: tanta gente in tribuna minacciava, ma altrettanta ci ha difeso con dignità. Non mi piace fare il politico, sono un ambasciatore del mio Paese. Dico solo che non dobbiamo guardare indietro ma avanti»Sul fronte serbo il giocatore della Fiorentina, Nenad Tomovic ha invece spiegato: «Il mio unico intento era quello di riportare la calma. Quello che è successo ieri è assolutamente deprecabile -ha detto-. Noi giocatori in panchina ci siamo accorti subito che, se la bandiera non fosse stata portata via rapidamente da qualcuno, molto probabilmente ci sarebbe stata un’invasione dei nostri tifosi per farla sparire, per questo ci siamo precipitati in campo. In ogni caso il mio unico intento era quello di riportare la calma ed insieme ad alcuni miei compagni abbiamo anche aiutato qualche giocatore dell’Albania a rientrare negli spogliatoi» ha aggiunto Tomovic.Siamo alle solite vediamo chi provoca è chi è il provocato ovvero vediamo chi dei 2 ha meno cervello...il resto lo lascio a voi!!!!!

martedì, agosto 26

Borini?magari!

Un atleta sottovalutato che il Milan sta in queste ore vagliando e' lui senza dubbio Fabio Borini giocatore classe 91 centravanti alla Pippo Inzaghi e cosa assai gradita Padano!!!
Incrociamo le dita e speriamo che venga fatta una scelta di buon senso economicamente è proiettata verso il futuro.


Milan, basta con il mercato delle vecchie glorie!!!

Una cosa ormai sembra chiara a tutti: arrivati a questo punto della stagione, parlare di mercato rischia di essere un esercizio di stile inutile, a tratti perfino controproducente e dannoso. Passiamo giornate intere a fare congetture, analizzare scenari, ipotizzare soluzioni, mentre dai piani alti di via Aldo Rossi, o meglio, dal bagno Roma di Levante a Forte dei Marmi, continuano a cambiare le carte in tavola e a dipingere nuovi orizzonti per il futuro rossonero. Ecco perchè forse è arrivato il momento di attendere i movimenti ufficiali del Milan sul mercato prima di lasciarsi andare a bilanci e consuntivi. Qualche considerazione su quanto successo finora però possiamo concedercela e perché no, anche una piccola indicazione per il futuro. Partiamo da Balotelli, protagonista del terremoto che ha sconvolto la tiepida quiete agostana del tifoso milanista. Il fatto che Super Mario abbia salutato tutti e sia tornato nella perfida terra d'Albione, dove forse saranno più accondiscendenti nei confronti dei suoi imprevedibili sbalzi d'umore, non ha turbato granché i tifosi del diavolo. Malgrado un bottino tutt'altro che disprezzabile in un anno e mezzo di vita milanista, Balotelli non è mai riuscito a fare veramente breccia nei cuori rossoneri, complice un atteggiamento indolente e spesso irritante che ha coperto come un velo di polvere i suoi 30 gol complessivi in 54 partite. Quello su cui ci si interroga è il prezzo a cui è stato ceduto l'attaccante al Liverpool. Va bene che il Milan ha ottenuto una plusvalenza di 4 milioni, va bene che non c'è mai stata la fila alla porta di Galliani per acquistarlo, ma 20 milioni per un centravanti di 24 anni, visti i prezzi di mercato in giro per l'Europa sembrano davvero pochini. Balotelli è stato valutato quanto un terzino di fascia media, quanto il Chelsea ha pagato Filipe Luis, il Barcellona Mathieu, il Manchester United Rojo. Se poi guardiamo le richieste che altre squadre fanno per i loro centravanti (Jackson Martinez, Destro etc. etc.) ecco che partono quotazioni dai 30 milioni in su. Si potrebbe obiettare che Balotelli forse ha perso l'appeal che aveva fino a qualche tempo fa, ma allora perchè il Liverpool gli ha riconosciuto un contratto da top player, da 6 milioni di euro a stagione? Qualcosa non mi torna. Capitolo sostituti. I nomi che si leggono accostati al Milan nelle ultime ore stanno catapultando i tifosi rossoneri sulle montagne russe delle emozioni. Si passa in fretta dall'espressione estatica del sogno ad occhi aperti, quando si legge di Jackson Martinez, Destro o addirittura Radamel Falcao, allo sguardo sbigottito e disperato, ove si ipotizza un futuro in rossonero per i brasiliani Fred, Jo e Damiao, ma anche per il quasi ex Samuel Eto'o ed il gran favorito delle ultime ore, il decadente Fernando Torres, detto "El Nino", misera controfigura del centravanti che segnava valanghe di gol quando era al Liverpool, ormai una vita fa. L'altro giorno un importante quotidiano sportivo titolava «6 da Milan», elencando i nomi dei possibili nuovi centravanti rossoneri. E lì è scattata la domanda da un milione di dollari: ma cosa significa oggi "essere un giocatore da Milan"? Se volessimo attenerci fedelmente alla sfilza di calciatori presi da Galliani nelle ultime sessioni di mercato (Birsa, Bojan, Constant, Didac Vilà, Essien, Gabriel, Honda, Matri, Mesbah, Mexes, Muntari, Niang, Nocerino, Poli, Rami, Salomon, Saponara, Silvestre, Taarabt, Taiwo, Vergara, Zaccardo, Zapata, solo per citarne alcuni), il ritratto del "giocatore da Milan" sarebbe sconfortante. Ma la gloriosa storia rossonera ci ricorda che il Milan è altro, magari anche guardando chi siede in panchina oggi, quella leggenda dell'area di rigore che risponde al nome di Filippo Inzaghi. Allora forse sarebbe il caso di ridisegnare l'identikit ideale del giocatore da Milan: giovane, possibilmente italiano, di grandi prospettive, da prendere magari grazie a favorevoli congiunture di mercato. Con queste caratteristiche io vedrei bene Destro, Rabiot, van Ginkel, Lestienne, probabilmente anche Cerci e Jackson Martinez. Tutto il resto, vecchie glorie, ex-calciatori superstipendiati, figurine sbiadite, nomi altisonanti del tempo che fu, ecco, lasciamoli andare in pensione comodamente a casa loro.

lunedì, luglio 28

Inzaghi.....dall'entusiasmo alla maliconia...un'altro anno di limbo??

Nelle prime uscite di pre-campionato, cinque compreso il test in famiglia a Milanello, Inzaghi ha utilizzato tutti i giocatori a sua disposizione. Osservando infatti la rosa rossonera sul sito ufficiale, sono stati utilizzati tutti i calciatori a parte Montolivo (infortunato), Zapata e de Jong (ancora in vacanza). Si tratta di 26 giocatori complessivi, a cui vanno aggiunti i vari Primavera schierati, come Piccinocchi. Peccato che i risultati escluso le prime due gare con le provinciali siano tutti contro il  mister un 3-0 alla prima amichevole con l'Olympiakos ed un rotondo 5-1 contro un  Manchester City senza neppure la rosa al completo!! Noi siamo amareggiati per il mister, vogliamo bruciarci anche lui??..La Nostra Amata bandiera?!!..Bene io dico che chi non può permettersi più di gestire questa squadra è meglio che la venda per amore della sua storia e della sua tifoseria...sicuramente holdings più remunerate non esiteranno a fare un'offerta equa per entrare in possesso di un pezzo di storia del Football mondiale!!!..sinceramente...siamo stanchi.....

martedì, maggio 6

Presentazione ufficiale della prima e della terza maglia da parte della società!!!

Il Milan presenta ufficialmente le nuove maglie 2014-2015: per la precisione, sono stati tolti i veli alla prima e alla terza divisa, che saranno indossate nelle ultime due giornate di campionato, così come avviene ormai da qualche stagione. A produrre le casacche del Milan è ancora una volta Adidas, che anche quest’anno ha deciso di apportare, in collaborazione con il reparto marketing del Milan, importanti innovazioni al materiale tecnico. Domenica prossima, durante Atalanta - Milan, anticipo della 37a giornata di Serie A in programma alle 12.30, i rossoneri scenderanno in campo con la terza maglia: si tratta di una novità assoluta che rappresenta un omaggio al Brasile, nazione che ha dato tanti campioni al Milan in questi anni e che, tra l’altro, ospiterà i Mondiali di calcio tra poche settimane. Di colore giallo con richiami verdi, la nuova terza maglia del Milan non poteva che scegliere come testimonial Kakà, Robinho e il giovane portiere brasiliano Gabriel. Tra i dettagli della divisa, gli inserti rossoneri sulle maniche e sulle spalle: i pantaloncini sono verdi con le classiche tre strisce bianche dello sponsor tecnico. Domenica 18 maggio, invece, in occasione della gara casalinga contro il Sassuolo, il Milan scenderà in campo con la nuova prima maglia 2014-2015: come da tradizione, la divisa è rossonera, ma presenta un design innovativo con le strisce in diverse tonalità di rosso e una larga banda verticale nera al centro. Al posto del classico logo societario del Milan, ci sarà la Croce di San Giorgio, storico Stemma della città di Milano. I pantaloncini della prima divisa saranno bianchi con strisce rosse, mentre quanto a nomi e numeri dei calciatori, saranno scritti in Milan Type su tutte le divise. Si tratta del nuovo font ufficiale ideato dal club rossonero e che sarà usato su tutto il materiale ufficiale del ‘Diavolo’. Sinceramente noi siamo per il mantenimento dello "stile" con la "S" maiuscola e della "Tradizione", quindi diremo semplicemente che la prima maglia ci lascia al quanto perplessi come suddivisione delle strisce; la terza invece la preferiamo ovviamente a quell'obrobrio color oro usato quest'anno!!


mercoledì, aprile 2

Nuovi adesivi Milan versione "Old Style" inizi secolo scorso!!

Ci preme sottolineare che; essendo noi un Milan club che ha a cuore la storia della squadra e la sua radicalizzazione sul territorio, si è voluto quì ricordare il Milan F.C.C. 1899 di inizi secolo scorso con due adesivi; uno rappresentante una bandiera che è la simbiosi tra quella dei padri fondatori ovvero la Union Jack degli inglesi kilpin ed Edwards e la bandiera di Milano, l'altro che e' uno striscione che riporta lo "slogan" dell'origine dei nostri colori sociali, ovvero:"Rosso come l'inferno e Nero come la paura che incuteremo ai nostri avversari". La tradizione è tutto per la prima squadra della Lombardia!!

giovedì, marzo 27

Enoch Balotelli per la Padania

Mario Balotelli attende la chiamata di Prandelli per i Mondiali di giugno e anche suo fratello Enoch Barwuah potrebbe partecipare a una Coppa del Mondo. Non però con la maglia dell'Italia, bensì con quella della Padania. L'indiscrezione arriva dal 'Qn Giorno', secondo cui il fratello minore di 'SuperMario', che milita nel Vallecamonica in Eccellenza, potrebbe far parte della spedizione in Lapponia della plurivittoriosa Nazionale padana: i biancoverdi, infatti, hanno già vinto tre edizioni della Coppa del mondo VIVA, competizione aperta alle selezioni tesserate Conifa (Confederation of Independent Football Associations).

lunedì, marzo 24

OT doverosissimo - Veneto Indipendente


Complimenti ai fratelli veneti che in un periodo complesso come quello che stiamo attraversando ora non hanno avuto alcun dubbio su quale fosse la strada: Indipendenza.
Con l'indipendenza dei nostri popoli padani si risolverebbero tutti i nostri problemi e troveremmo come sempre spazio e tempo per contribuire a risolvere anche quelli degli altri.
E' nostro auspicio che uno ad uno tutti i popoli padani trovino la loro Libertà, con le buone naturalmente, e che un giorno sì aggreghino in un progetto di nuovo stato moderno chiamato Padania.

sabato, marzo 15

Solidarietà con la Curva Sud Milano: ADESSO BASTA!!!

Vogliamo esprimere la più profonda solidarità su quello che da tempo sta diventando il NOSTRO AMATO Milan FootBall and Cricket Club 1899, per questo riportiamo qui sotto in calce le esatte parole di quello che è un dissapore comune nei confronti della dirigenza e di alcuni giocatori della NS rosa: 

A seguito dell’ennesima delusione derivante da questa travagliata stagione, e dopo aver accennato una protesta già a dicembre, ora abbiamo deciso che la pazienza è finita e abbiamo individuato quelli che, secondo il nostro parere di tifosi innamorati, sono i punti cruciali che portano il nostro Milan a questa pessima situazione.
 Torniamo per un attimo all'estate scorsa, e in particolar modo al momento della qualificazione alla fase a gironi della Champions League. A pochi giorni dalla fine del mercato, esponevamo i nostri dubbi e proponevamo alcuni "suggerimenti" alla Società sul da farsi per rinforzare la squadra. Esponevamo in quella occasione uno striscione in cui chiedevamo alla Società di intervenire sulla difesa e sul centrocampo e di evitare l’acquisto, evidentemente inutile, di Matri. La risposta del dott. Galliani ai microfoni delle TV era stata trasparente e inequivocabile: non sono i tifosi a fare mercato e chi protesta è solo una piccola minoranza. A oggi i fatti parlano chiaro, Matri a gennaio è stato ceduto per la sua inutilità, e ancora più inutili movimenti di mercato sono stati fatti (male) su difesa e centrocampo. La storia del Milan è sempre stata costellata di grandi campioni e budget smisurati in termini di mercato, e per certi personaggi era una pacchia portare a casa i "fenomeni". Oggi invece la storia è cambiata e la ristrettezza economica ha portato a un mercato fatto di pochi fondi... palesemente mal gestiti. Ci chiediamo, per esempio, come sia stato possibile mandare via Ambrosini che, oltre a essere il capitano, era una voce forte nello spogliatoio; e ancora di più ci chiediamo come sia stato possibile svincolare Pirlo per non concedergli un triennale alle sue condizioni... a fronte poi di un ingaggio oneroso come quello di Honda due anni dopo. Troppi mezzi giocatori spacciati per campioni, troppi giocatori finiti che vengono portati al Milan solo perché hanno un nome in grado di quietare la piazza. Oggi i risultati di questa politica scellerata sono davanti agli occhi di tutti, il Milan naviga a 37 punti dalla prima in classifica ed è fuori da tutto! Bene, siccome qualcuno si è preso tempo fa la responsabilità di zittirci, si prenda ora la responsabilità di questa disfatta e si faccia da parte. Forse che l’ondata di novità portata dall’ingresso di Barbara Berlusconi al Milan ha fatto tremare qualcuno? Qualcuno che invece di creare una rete di osservatori e un settore giovanile all’altezza era impegnato a fare affari con i soliti procuratori che ormai sembrano di casa in questa Società? La risposta a tutti i mali, dal 2007 a oggi, è sempre stata una: “Siamo il Club più titolato al mondo”. E dietro a questa risposta si giustificavano insuccessi e cessioni eccellenti, si costruivano squadre fatte di giocatori strapagati malgrado il dubbio valore, si faceva beffa di chi per questi insuccessi soffriva davvero, i tifosi del Milan. Veniamo ora alla squadra, composta da pochi seri professionisti, attorniati da una schiera di strapagati inutili giocatori, che hanno come primo pensiero quello di mettere foto da idioti sui social network e di prenotare un tavolo per la bella serata in discoteca. Simili sterili personaggi, che si sentono forse grandi campioni, ma che in campo poi dimostrano di valere poco o nulla, è il caso che decidano di cambiare aria, e di lasciare con un minimo di dignità questa squadra. I rimproveri evidentemente non sono serviti e l’ambiente è ormai saturo. Siamo stufi delle prese per il culo di ragazzini viziati e pseudo campioni. Prendessero esempio da veri professionisti come Montolivo, Bonera, Abbiati, Kakà, Abate, De Sciglio, De Jong, Poli, Pazzini, per citarne alcuni. Auspichiamo che il nuovo Mister Seedorf prenda seri provvedimenti contro questi elementi che non hanno più alcuna giustificazione. Aspettiamo tutto il popolo rossonero davanti all’entrata dei Box domenica prima di Milan-Parma per esprimere tutti insieme il nostro dissenso. Sono anni che sentiamo lamentele, ora anche voi dimostrate di amare davvero questa squadra e affiancateci in questa giornata di protesta!
IL Direttivo Curva Sud Milano

mercoledì, marzo 5

OFF TOPIC: Bretagna Libera, No ad un accordo con Marie Le Pen sull'immigrazione!!

Situata nella regione dell’antica Armorica, resa famosa anche da un celebre fumetto incentrato sulle avventure degli abitanti di un villaggio resistente sempre e comunque all’oppressione straniera, la Bretagna ha una lunga storia che va ben al di là della parodia o di qualsiasi rivendicazione pseudostorica politicante basata su ampolle ed elmetti incornati. I bretoni sono discendenti da popolazioni celtiche stanziatisi nel nord-ovest dell’odierna Francia; come popolo detengono lo status riconosciuto a livello internazionale, nella lista UNHCR, di minoranza etnica con una propria separata autoctona identità, la quale si collega per storie e tradizioni a quelle di altre nazioni celtiche (irlandese, gallese e scozzese in particolare) d’Oltremanica. Formalmente tale popolo non cerca alcuna forma di indipendenza politica da Parigi (la quale ovviamente reputa la Bretagna parte del territorio della Repubblica francese) ma solo una riunificazione dei territori bretoni oggi divisi a livello amministrativo (l’attuale regione amministrativa della Bretagna contiene solo quattro delle cinque province dipartimentali storiche, per un totale parziale di 3 milioni di abitanti, un milione di bretoni si trova invece nella provincia di Loire-Atlantique, assieme alla città di Nantes, un tempo capitale della Bretagna, divenuta in seguito parte della regione Pays de la Loire). A fianco delle richieste politiche autonomiste si è nel tempo sviluppato un proprio nazionalismo di carattere culturale e linguistico legato alla difesa del bretone e del gallico quali lingue identitarie. La riscoperta del bretone avvenne dopo le rivolte studentesche di Parigi nel 1968, tale lingua venne vista come un emblema di libertà e di contestazione all’autorità politica francese dell’epoca, favorendo una vera e propria “moda bretone” sia nella regione che a livello internazionale, con un boom economico locale ruotante attorno alla musica, alla danza, ai libri, alla lingua (con dizionari e corsi per adulti) e al turismo. Nonostante ciò, il presidente gaullista francese Georges Pompidou dichiarò: «in una repubblica francese confrontata al mondo, non c’è posto per la lingua bretone». L’organizzazione indipendente scolastica Diwan, fondata nel 1977, ha comunque avviato l’insegnamento del bretone dal livello di istruzione della scuola materna. Sotto la presidenza di Valery Giscard d’Estaing venne offerto alla Bretagna il privilegio di comporre una rappresentazione culturale nel seno del Consiglio culturale bretone e dell’Istituto culturale bretone. Nel 1981 il governo francese ha approvato la creazione di un corso di laurea in bretone presso l’Université de Haute Bretagne, e nel 1985 di un certificato di formazione degli insegnanti (CAPES) per tale lingua. Nel 1999  è stato istituito in Bretagna l’ufficio Langue de la Bretonne / Ofis ar Brezhoneg, per promuovere l’uso della lingua e per fornire nuove parole e condurre una ricerca sugli sviluppi moderni di tale idioma. A partire dal 1960 vi fu anche la ripresa del nazionalismo politico bretone, il separatista Front de Libération de la Bretagne (FLB) fu istituito nel 1963 assieme a vari altri gruppi promuovendo anche azioni violente per la secessione dalla Francia e il ripristino del Ducato. Dal 1960 al 2000 più di 200 atti violenti sono da attribuirsi principalmente all’Armée Révolutionnaire Bretonne (ARB), una organizzazione terroristica fuorilegge in parte formata da ex attivisti FLB. Tali attività terroristiche in genere non indirizzate a colpire persone sono state registrate sino a pochi anni fa, provocando comunque anche alcuni morti: due attivisti ARB  sono morti mentre preparavano un ordigno, una cameriera è morta a causa di un attacco a un fast food nel 2000 (6 degli 11 imputati sono stati condannati a pene detentive nel 2004:  4 di loro sono stati considerati come terroristi, e 2 erano collegati ad un’altra organizzazione separatista ed anti-capitalista, Emgann, fondata nel 1982). La storia dei bretoni è quella di un popolo e di un territorio che in passato hanno perso la loro indipendenza, libertà e dignità venendo umiliati nel processo d’integrazione voluto dalle autorità politiche centrali francesi, non solo durante l’Ancient regime ma sopratutto a seguito dell’instaurazione delle varie repubbliche di Francia (fondate sul tricolore e sul retorico quanto ambiguo richiamo alla “fraternità, libertà ed uguaglianza”). Percui diciamo NO ad un accordo con Marie LePen, leader del Front Nacional Francaise, che considera tutti gli autonomisti (quindi non solo i Bretoni, ma anche i Baschi ed i Catalani francesi) come feccia da schiacciare ed integrare nel piu' grande progetto di Francia Unita!!!

giovedì, gennaio 16

Milan, con Seedorf si apre un nuovo ciclo.....ma fino a quando?!?

"Sono tornato, anche se in realtà non sono mai andato via. L'intenzione è aprire un nuovo ciclo vincente. Il presidente aveva previsto tutto due anni fa". Parole di chi sa cosa vuol dire vincere, di chi in carriera ha sempre alzato trofei al cielo. Clarence Seedorf, nuovo allenatore del Milan, si è presentato così alla stampa italiana ieri pomeriggio. Dopo l'esonero di Allegri in casa Milan c'è voglia di cambiare registro e servivano parole chiare, tese a rialzare l'entusiasmo di un ambiente depresso dai risultati e dalle ultime scelte poco felici anche in sede di mercato.
Seedorf prima di accettare ha voluto tutte le garanzie del caso, le telefonate e gli incontri con il presidente Berlusconi sono serviti a chiarire alcuni punti, come quello del mercato. Se il Milan vuole riaprire un nuovo ciclo con un allenatore ambizioso, deve tornare ad investire. Berlusconi da tempo voleva l'olandese in panchina, e per questo non ha mai digerito Allegri, questione di mentalità e propositi. Seedorf non avrà l'esperienza di un veterano ma l'atteggiamento in campo e negli spogliatoi, e il supporto di gente navigata ( secondo noi a ragion veduta) come Tassotti, almeno fino a giugno, potrebbe fare la differenza.
Il presidente due anni fa, al momento dell'addio di Seedorf da giocatore, gli aveva promesso la panchina a fine ciclo Allegri. I tempi sono stati accorciati dall'esonero ed ora il fatidico momento è arrivato. Questo però è un altro Milan, un'altra società. Molte cose sono cambiate, a cominciare dalle finanze, dal modo di investire e affrontare le scelte di mercato. L'ingresso di Barbara Berlusconi è un chiaro segnale di spaccatura con il passato, proprio lei che ha spinto per chiudere l'avventura del mister toscano e aprire quella dell'olandese. Il Milan però può avere una reazione d'orgoglio e voltare pagina. C'è quasi l'obbligo di mettere la freccia e superare uno dei momenti più bui e tristi dell'era Berlusconi......il solo e l'unico problema è, che il Milan non è Mediaset e secondo noi non si cambiano i vertici societari senza avere dei contraccolpi: sia a livello di immagine che di esperienza perchè a scovare e contrattare i giocatori; vogliamo vedere chi ci andrà: se la "ragazzina di Arcore" o un  uomo che in 27 anni ha fatto la fortuna della nostra amata società e che negli ultimi 10 è praticamente stato l'anima del Milan...si si vogliamo proprio vedere come andrà a finire questa triste telenovela, con un nuovo allenatore che non lo è mai stato e non ha mai fatto neppure la: onesta, sudata, ma giusta "gavetta" come tutti i migliori trainer, partendo da serie cadette!!!

lunedì, gennaio 13

Allegri esonerato, Tassotti fino a mercoledì poi Seedorf....NON CI SONO PAROLE!!!!

Mauro Tassotti resterà sulla panchina del Milan fino a mercoledì sera, data della sfida di Coppa Italia che i rossoneri giocheranno contro lo Spezia. Da giovedì, invece, sarà pronto ad arrivare a Milanello Clarence Seedorf. Questo l'ultimo aggiornamento di Sky Sport. Sinceramente non sappiamo se rallegrarci o se piangere......e se sbaglierà anche lui quanto durera'???...e quanto durerà Galliani al Milan??...ma chi cavolo comanda qui?!?!!....NON SE NE PUO' PIU'....SIAMO RIDICOLI!!!!

mercoledì, gennaio 8

Il sogno di Keisuke Honda si è avverato e noi diamo per adesso un caloroso benvenuto!!!

Tutto il Milan ha voluto salutare Honda con un testo in italiano che ha fatto da accompagnamento alla clip d'apertura della conferenza stampa di Keisuke Honda oggi a San Siro: "Modestia, ecco ciò che s'insegna ai giapponesi sin dalla tenera età. Ora però vogliate accettare un invito nel mondo di Keisuke Honda ,il Principe di Osaka, membro d'una nuova genìa di giapponesi, non necessariamente meno educati o compìti di chi li ha preceduti, ma decisamente più audaci. Keisuke era ancora nella sua città natale di Settsu nella Prefettura di Osaka, quando il suo insegnante di scuola elementare gli chiese di redigere un tema il cui soggetto concernesse i suoi obiettivi futuri. State a sentire il titolo:     Watashi no yume ga = Il sogno, il mio sogno.
"Voglio diventare il più grande giocatore di calcio del mondo e quando lo avrò ottenuto divenire ricchissimo per poter aiutare la mia famiglia.Giocherò la mia Coppa del Mondo e poi raggiungerò la Serie A italiana ed indosserò la A.C. Milan no juban, la maglia numero dieci del Milan."
Ah, quasi dimenticavo di dirvi che nel suo componimento ai tempi delle elementari Keisuke ha aggiunto anche che dopo aver vestito la 10 del Milan porterà il Giappone alla Finale Mondiale dove incontrerà il Brasile ottenendo il risultato finale, 2.1 per il Giappone. Devo anche aggiungere chi è destinato a segnare il goal vittoria?.....No?.....Immaginavo!!!

Informazioni personali

Milano, Insubria
Per l'identita' e la storia di uno dei clubs piu' antichi della Padania!!