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giovedì, gennaio 16

Milan, con Seedorf si apre un nuovo ciclo.....ma fino a quando?!?

"Sono tornato, anche se in realtà non sono mai andato via. L'intenzione è aprire un nuovo ciclo vincente. Il presidente aveva previsto tutto due anni fa". Parole di chi sa cosa vuol dire vincere, di chi in carriera ha sempre alzato trofei al cielo. Clarence Seedorf, nuovo allenatore del Milan, si è presentato così alla stampa italiana ieri pomeriggio. Dopo l'esonero di Allegri in casa Milan c'è voglia di cambiare registro e servivano parole chiare, tese a rialzare l'entusiasmo di un ambiente depresso dai risultati e dalle ultime scelte poco felici anche in sede di mercato.
Seedorf prima di accettare ha voluto tutte le garanzie del caso, le telefonate e gli incontri con il presidente Berlusconi sono serviti a chiarire alcuni punti, come quello del mercato. Se il Milan vuole riaprire un nuovo ciclo con un allenatore ambizioso, deve tornare ad investire. Berlusconi da tempo voleva l'olandese in panchina, e per questo non ha mai digerito Allegri, questione di mentalità e propositi. Seedorf non avrà l'esperienza di un veterano ma l'atteggiamento in campo e negli spogliatoi, e il supporto di gente navigata ( secondo noi a ragion veduta) come Tassotti, almeno fino a giugno, potrebbe fare la differenza.
Il presidente due anni fa, al momento dell'addio di Seedorf da giocatore, gli aveva promesso la panchina a fine ciclo Allegri. I tempi sono stati accorciati dall'esonero ed ora il fatidico momento è arrivato. Questo però è un altro Milan, un'altra società. Molte cose sono cambiate, a cominciare dalle finanze, dal modo di investire e affrontare le scelte di mercato. L'ingresso di Barbara Berlusconi è un chiaro segnale di spaccatura con il passato, proprio lei che ha spinto per chiudere l'avventura del mister toscano e aprire quella dell'olandese. Il Milan però può avere una reazione d'orgoglio e voltare pagina. C'è quasi l'obbligo di mettere la freccia e superare uno dei momenti più bui e tristi dell'era Berlusconi......il solo e l'unico problema è, che il Milan non è Mediaset e secondo noi non si cambiano i vertici societari senza avere dei contraccolpi: sia a livello di immagine che di esperienza perchè a scovare e contrattare i giocatori; vogliamo vedere chi ci andrà: se la "ragazzina di Arcore" o un  uomo che in 27 anni ha fatto la fortuna della nostra amata società e che negli ultimi 10 è praticamente stato l'anima del Milan...si si vogliamo proprio vedere come andrà a finire questa triste telenovela, con un nuovo allenatore che non lo è mai stato e non ha mai fatto neppure la: onesta, sudata, ma giusta "gavetta" come tutti i migliori trainer, partendo da serie cadette!!!

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